La Valle D’Aosta del Vino, questa sconosciuta. O forse no.
La realtà è in effetti un po’ diversa e accanto a mucche, montagne e paesaggi idilliaci, alla fontina e al lardo di Arnad, troviamo una schiera di produttori, circa una cinquantina, di qualità medio alta, che lavorano con coraggio e determinazione le vigne su un terreno non sempre facile e con pendenze a volte da brivido, dando vita a vini freschi e sapidi, sorprendenti per chi non ha ancora avuto il piacere di assaggiarne qualcuno.
Questi produttori sono narrati con passione e sensibilità da Fabrizio “Enofaber” Gallino nel libro Vino in Valle, un viaggio riflessivo e ricco di note interessanti sul territorio, sulle attrazioni turistiche e sugli ottimi vini prodotti in Valle. Fabrizio, il suo libro e i vini di due di questi produttori (Grosjean e Gerbelle) sono stati protagonisti giovedì scorso al Ristorante Cascina Vittoria in provincia di Pavia, dando vita ad una serata di spessore dove i vini e la buona cucina, la didattica e l’edonismo hanno raggiunto apici di passione e complicità che è bello condividere con voi….
Difficile scegliere il protagonista assoluto di una serata che ha regalato tanti spunti, dove tutti gli elementi hanno funzionato in modo spontaneo e felice, regalando emozioni e piacere ai partecipanti.
Fabrizio ha narrato la Valle D’Aosta del vino con entusiasmo e il giusto equilibrio, condendo numeri e caratteristiche con aneddoti e ricordi “fatti sul campo”, nati durante la stesura del libro.
“Solo” 2.500.000 di bottiglie circa e 30 ettari vitati, caratterizzati da pendii e altezze importanti, una superficie vitata molto ridotta rispetto ad altre regioni italiane, ma dal potenziale non ancora del tutto sfruttato. Produzione consumata in buona parte in loco ed esportata all’estero, USA in particolare.
Qualità media dei vini molto alta, fatta di prodotti quasi sempre di buona sapidità e freschezza rispetto a struttura e corpo. Vini dritti e a volte rustici, poco inclini ai palati abituati a vini grassi o troppo morbidi, ma in grado di regalare piacere e nuovi stimoli a curiosi ed appassionati in cerca di strade meno battute e sensazioni inedite.
Puntuali le descrizioni dei vini in degustazione da parte di Fabrizio e dei piatti a cura del Sommelier Marco di Cascina Vittoria, che hanno reso il racconto di Vino in Valle ancora più dinamico e senza pause, davanti ad un pubblico che rispondeva bene e diventava più curioso via via che la “pellicola” scorreva lungo i binari di una serata che, almeno con la mente, ci ha portato in alta quota, tra quelle montagne…
Qualità cristallina sia per i vini che per i piatti, esaltazione totale per gli abbinamenti, ben calibrati e riusciti. Vediamoli insieme
Enofaber racconta i vini di Grosjean e Didier Gerbelle abbinati ai piatti di Cascina Vittoria
Polpo scottato su griglia, cubo di anguria adagiato su crema di piselli dell’ orto con Petit Arvine 2014 di Grosjean
Partiti molto forte con questo abbinamento. Grande entusiasmo dei presenti per il polpo, definito “il più tenero mai mangiato”, accompagnato da un vino molto fresco, di buona mineralità e persistenza, ma ancora un po’ “acerbo”.
Tartare di Fassona piemontese con spuma di tuorlo d’uovo fresco e crema di Parmigiano con Pinot Gris 2013 di Gerbelle:
Piatto delicato basato su una materia prima eccellente. Un vino più pronto e complesso del precedente, di buon corpo e sempre sorretto da acidità vibrante.
Pacchero fatto in casa con farina Senatore Cappelli con ragout di carne a lunga cottura ed erbe fini con Petit Rouge 2013 di Gerbelle e Cornalin 2013 di Grosjean:
Raggiunte punte di eccellenza con questo doppio abbinamento. Due vini diversi, trama complessa e grande equilibrio per il primo, selvatico, più scorbutico ma molto affascinante il secondo.
In mezzo un piatto di pasta con un ragù ottimo per fragranza e gusto, che ha donato sensazioni diverse con i due accostamenti, esaltato dal primo, bilanciato dal secondo.
Tagliata di Scottona piemontese ed Arrosticini abruzzesi cotti su brace di legna contornati con patate gialle emiliane cotte nel forno a legna con Fumin 2011 di Grosjean:
Gran finale, con il vino più importante della serata, nonché il rosso autoctono per eccellenza aostano.
Carne molto tenera e saporita, vino con bouquet ampio, giocato su spezie fini, frutta rossa matura, note di bosco profonde, con richiami balsamici.
Si chiude con un Sorbetto di frutta fresca all’anguria o al limone di Sorrento, mentre Fabrizio regala le ultime chicche sul libro e sulla sua amata Valle D’Aosta, e tra i presenti, sorrisi e risate scivolano via in una nuvola di buonumore.
Alla prossima serata!